martedì 17 giugno 2014

L'incendio di copertura ad un cestino in Alexanderplatz

(pag. 474-475)
Tirò fuori dalla tasca della carta velina appallottolata e la lasciò cadere in un cestino della spazzatura. Quando mancava un minuto alle tre, si accese una sigaretta anche se non fumava. Lasciò cadere il fiammifero acceso nel cestino facendo attenzione che finisse sulla palla di carta velina. Poi si allontanò.
Qualche secondo dopo qualcuno gridò: <<Un incendio!>>.
Mentre tutti là intorno erano distratti dal fuoco nel cestino, davanti all'ingresso del grande magazzino si fermò un taxi, una Mercedes 260D nera, da cui saltò giù un bel giovane con  l'uniforme di tenente dell'Aviazione. Mentre questi pagava il tassista, Volodja salì sul taxi e sbatté la portiera.
Sul fondo del taxi, dove il conducente non poteva vedere, c'era una copia del "Neues Volk", la rivista nazista di propaganda razziale. Volodja la raccolse, senza leggerla.


Alexanderplatz, Berlino - 1941


Lo spionaggio sovietico raggiunge il culmine: dall'aviazione tedesca arriva direttamente nelle mani delle spie russe il documento ufficiale che attesta l'intenzione di Hitler di invadere l'URSS. L'informazione cambierà irreversibilmente le redini del conflitto. Tale operazione venne chiamata "Operazione Barbarossa", imperatore germanico che aveva guidato la Terza crociata nell'anno 1189.

Ecco testuale documento: 

        Direttiva n. 21: Operazione "Barbarossa"

La Wehrmacht tedesca deve essere pronta, anche prima della fine della guerra contro l'Inghilterra, a sconfiggere la Russia in una rapida campagna.


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