domenica 25 maggio 2014

Sistema di sicurezza del quartier generale dei servizi segreti dell'Armata rossa

(pag. 244-245)
Il quartier generale dei servizi segreti dell'Armata rossa si trovava ai margini del campo di aviazione di Khodynka, dove un paziente spazzaneve andava avanti e indietro per cercare di tenere sgombra la pista. L'architettura era particolare: un edificio a due piani, privo di finestre nel muro esterno, circondava un cortile in cui si ergeva la sede centrale di nove piani, che spuntava come un dito indice da un pugno di mattoni. Per non far scattare i metal detector, non si potevano portare dentro accendisigari e penne stilografiche, che venivano quindi forniti al personale all'interno. Anche le fibbie delle cinture erano un problema, per cui la maggior parte dei dipendenti portava le bretelle. Tutti quei sistemi di sicurezza erano superflui, ovviamente. I moscoviti avrebbero fatto qualsiasi cosa pur di stare alla larga da quell'edificio: nessuno era tanto matto da volevi penetrare furtivamente.


Il campo dell'avizione sovietica a Khodynka, est di Mosca



I bolscevichi sovietici, grandi fautori della rivoluzione russa del 1917 che causò l'uscita dalla prima guerra mondiale dell'URSS, erano la controparte più pericolosa per Hitler e la Germania nazista agli inizi della guerra. (vedi patto Molotov-Ribbentrop).
Compaiono qui anche degli esponenti dell'NKDV, la polizia segreta sovietica.





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